05 Nov AL VIA ASSEGNO UNICO E UNIVERSALE: INIZIAMO A CONOSCERLO
ASSEGNO UNICO E UNIVERSALE
Al via (presumibilmente) dal 1° gennaio 2022 l’assegno unico e universale: il nuovo strumento di sostegno per le famiglie con figli.
È atteso a breve in Consiglio dei Ministri il decreto legislativo che definirà l’assegno unico per i figli fino a 21 anni che, dopo l’avvio della misura ponte dal 1° luglio al 31 dicembre 2021, a partire dal 2022 porterà ad una nuova veste dei sostegni alle famiglie e comporterà una rivoluzione dei cedolini paga.
COSA CAMBIA PER LE FAMIGLIE?
L’assegno unico sostituirà sei misure di sostegno che verranno gradualmente soppresse ed eliminate.
In particolare:
1) le detrazioni IRPEF per figli a carico che non saranno più presenti in cedolino;
2) l’assegno per il nucleo familiare che non sarà più presente in cedolino;
3) l’assegno ai nuclei con almeno tre figli minori;
4) l’assegno di natalità;
5) il premio alla nascita o all’adozione;
6) il fondo di sostegno alla natalità.
CHI LO RICEVERÀ?
L’assegno sarà destinato a tutte le famiglie, compresi i lavoratori autonomi.
In particolare, potranno ricevere l’assegno unico i nuclei familiari con figli indipendentemente dal fatto che il genitore sia:
- lavoratore subordinato;
- lavoratore autonomo;
- percettore di misure di sostegno al reddito.
L’assegno è riconosciuto mensilmente per:
- ciascun figlio nascituro a decorrere dal settimo mese di gravidanza;
- ciascun figlio minorenne a carico;
- ciascun figlio maggiorenne a carico e fino al compimento del ventunesimo anno di età purché frequenti un percorso di formazione scolastica o professionale o un corso di laurea, svolga un tirocinio ovvero un’attività lavorativa limitata con reddito complessivo inferiore a un determinato importo annuale, sia registrato come soggetto disoccupato e in cerca di lavoro presso un centro per l’impiego o un’agenzia per il lavoro; svolga il servizio civile universale;
- ciascun figlio disabile anche dopo il compimento del ventunesimo anno di età, qualora risulti ancora a carico.
L’assegno è riconosciuto a entrambi i genitori, tra i quali viene ripartito in egual misura.
In loro assenza spetta a chi esercita la responsabilità genitoriale.
In caso di separazione legale ed effettiva, annullamento o divorzio l’assegno, se manca un accordo viene erogato al genitore affidatario. Nel caso di affidamento congiunto o condiviso, invece, l’assegno è ripartito in pari misura tra i genitori.
In caso di figlio maggiorenne a carico l’importo può essere corrisposto direttamente al figlio, su sua richiesta, al fine di favorirne l’autonomia.
COME VERRÀ CALCOLATO?
Il beneficio è modulato sulla base della condizione economica del nucleo familiare, individuata attraverso l’ISEE.
I dettagli sulle modalità di calcolo verranno precisati non appena saranno stati definiti.
COME SI OTTERRÀ L'ASSEGNO UNICO?
Dopo aver effettuato il calcolo dell’ISEE, dovrà essere presentata domanda telematica all’INPS.