AL VIA ASSEGNO UNICO E UNIVERSALE: INIZIAMO A CONOSCERLO

AL VIA ASSEGNO UNICO E UNIVERSALE: INIZIAMO A CONOSCERLO

ASSEGNO UNICO E UNIVERSALE

Al via (presumibilmente) dal 1° gennaio 2022 l’assegno unico e universale: il nuovo strumento di sostegno per le famiglie con figli.

È atteso a breve in Consiglio dei Ministri il decreto legislativo che definirà l’assegno unico per i figli fino a 21 anni che, dopo l’avvio della misura ponte dal 1° luglio al 31 dicembre 2021, a partire dal 2022 porterà ad una nuova veste dei sostegni alle famiglie e comporterà una rivoluzione dei cedolini paga.

COSA CAMBIA PER LE FAMIGLIE?

L’assegno unico sostituirà sei misure di sostegno che verranno gradualmente soppresse ed eliminate.

In particolare: 
1) le detrazioni IRPEF per figli a carico che non saranno più presenti in cedolino;
2) l’assegno per il nucleo familiare che non sarà più presente in cedolino;
3) l’assegno ai nuclei con almeno tre figli minori;
4) l’assegno di natalità;
5) il premio alla nascita o all’adozione;
6) il fondo di sostegno alla natalità.

CHI LO RICEVERÀ?

L’assegno sarà destinato a tutte le famiglie, compresi i lavoratori autonomi.

In particolare, potranno ricevere l’assegno unico i nuclei familiari con figli indipendentemente dal fatto che il genitore sia:

  • lavoratore subordinato;
  • lavoratore autonomo;
  • percettore di misure di sostegno al reddito. 

L’assegno è riconosciuto mensilmente per:

  • ciascun figlio nascituro a decorrere dal settimo mese di gravidanza;
  • ciascun figlio minorenne a carico;
  • ciascun figlio maggiorenne a carico e fino al compimento del ventunesimo anno di età purché frequenti un percorso di formazione scolastica o professionale o un corso di laurea, svolga un tirocinio ovvero un’attività lavorativa limitata con reddito complessivo inferiore a un determinato importo annuale, sia registrato come soggetto disoccupato e in cerca di lavoro presso un centro per l’impiego o un’agenzia per il lavoro; svolga il servizio civile universale;
  • ciascun figlio disabile anche dopo il compimento del ventunesimo anno di età, qualora risulti ancora a carico.

L’assegno è riconosciuto a entrambi i genitori, tra i quali viene ripartito in egual misura.

In loro assenza spetta a chi esercita la responsabilità genitoriale.

In caso di separazione legale ed effettiva, annullamento o divorzio l’assegno, se manca un accordo viene erogato al genitore affidatario. Nel caso di affidamento congiunto o condiviso, invece, l’assegno è ripartito in pari misura tra i genitori.

In caso di figlio maggiorenne a carico l’importo può essere corrisposto direttamente al figlio, su sua richiesta, al fine di favorirne l’autonomia.

COME VERRÀ CALCOLATO?

Il beneficio è modulato sulla base della condizione economica del nucleo familiare, individuata attraverso l’ISEE.

I dettagli sulle modalità di calcolo verranno precisati non appena saranno stati definiti.

COME SI OTTERRÀ L'ASSEGNO UNICO?

Dopo aver effettuato il calcolo dell’ISEE, dovrà essere presentata domanda telematica all’INPS.

Si attende a breve il Decreto che dovrebbe stabilire i dettagli dell’Assegno Unico.