È stato pubblicato sulla G.U. n. 176 del 29 luglio 2022 il c.d. Decreto Trasparenza, di attuazione della Direttiva (UE) 2019/1152, relativa a condizioni di lavoro trasparenti e prevedibili nell’Unione Europea, in vigore dal 13 agosto 2022.

Cosa prevede?

Il Decreto stabilisce che il “datore di lavoro” ha l’obbligo di comunicare al lavoratore assunto, prima dell’inizio dell’attività lavorativa, una corposa serie di informazioni, in aggiunta a quelle già indicate nel contratto individuale.
Eccone alcune:  

• durata massima del periodo di prova;
• durata del congedo per ferie;
• la procedura, la forma e i termini del preavviso;
• l’importo iniziale della retribuzione;
• la programmazione dell’orario normale di lavoro e le condizioni relative allo straordinario;
• gli enti e gli istituti che ricevono i contributi previdenziali e assicurativi;
• la formazione obbligatoria.

Quali contratti riguarda?
Il diritto all’informazione sugli elementi essenziali del rapporto di lavoro riguarda:
il contratto di lavoro subordinato, il contratto di lavoro somministrato (gli “interinali”), il contratto di lavoro intermittente (i lavoratori “a chiamata”), il contratto di collaborazione coordinata e continuativa, il contratto di prestazione occasionale ( “ex voucher”), il contratto di lavoro domestico.

Per l’informazione completa, leggi il testo del Decreto cliccando qui.

Considerato che:

• il decreto prevede un adempimento oneroso che stride con una premessa di semplificazione prevista dalla Direttiva UE
• la pubblicazione e l’entrata in vigore del Decreto coincidono con il consueto periodo di sospensione dell’attività lavorativa

l’Ordine Nazionale dei Consulenti del Lavoro ha rivolto una richiesta al Ministro del Lavoro per considerare una revisione della norma e/o una proroga.

Per completezza d’informazione, qui trovate la lettera che la dott.ssa Marina Elvira Calderone, Presidente del Consiglio Nazionale dei Consulenti del Lavoro, ha indirizzato al Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, on. Andrea Orlando.