PARITÀ DI GENERE NEL LAVORO: COSA DEVONO SAPERE LE AZIENDE

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PARITÀ DI GENERE NEL LAVORO: COSA DEVONO SAPERE LE AZIENDE

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Parità di genere nel lavoro: cosa significa e perché è importante per le aziende

La parità di genere si riferisce alla parità tra donne e uomini rispetto al loro trattamento ed al raggiungimento di risultati economici e sociali. Essa implica che uomini e donne abbiano pari accesso a risorse, responsabilità, opportunità e diritti, promuovendo un equilibrio che consente a entrambi di sviluppare il proprio potenziale senza limitazioni.

In ambito lavorativo, ciò significa garantire la stessa considerazione e valorizzazione di competenze e possibilità di avanzamento professionale per uomini e donne.

Un Tema Attuale

Oggi, più che mai, la parità di genere è un tema centrale, rappresenta un valore fondamentale e un principio chiave del pilastro europeo dei diritti sociali.

Si è affermata come una priorità politica sul territorio nazionale, europeo ed anche internazionale, rappresentando uno dei 17 obbiettivi dell’Agenda 2030 individuati dall’ONU per lo sviluppo sostenibile.

La promozione della parità di genere, dunque, è diventata un elemento chiave per costruire società ed economie più resilienti, e anche le imprese giocano un ruolo fondamentale in questo processo.

Gli Obiettivi dell’Unione Europea e dell’Italia

La Strategia per la Parità di Genere 2020-2025 dell’Unione Europea punta a promuovere un’Europa in cui uomini e donne possano realizzarsi in uguale misura.

I principali obiettivi della strategia sono:

  1. Ridurre il divario occupazionale e retributivo di genere: lavorare per assicurare che uomini e donne abbiano le stesse opportunità e condizioni lavorative attraverso anche la trasparenza retributiva, riducendo il gender pay gap.
  2. Contrastare la violenza di genere e il fenomeno delle molestie sul posto di lavoro, rendendo gli ambienti di lavoro sicuri per tutti.
  3. Aumentare la rappresentanza femminile nelle posizioni di leadership: assicurare una maggiore partecipazione delle donne in ruoli di responsabilità e decisionali.

In Italia, la Strategia nazionale per la parità di genere 2021-2026 si ispira a quella europea.
La Strategia entra in modo trasversale in più ambiti del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) che individua, in particolare nella Missione 5, i cinque fattori chiave su cui agire per il raggiungimento della parità di genere.

  • LAVORO

Ossia, creare un mondo del lavoro più equo in termini di pari opportunità di carriera, competitività e flessibilità, sostenendo l’occupazione femminile.

  • REDDITO

Ovvero, ridurre i differenziali retributivi di genere agevolando la partecipazione e la permanenza delle donne nel mercato del lavoro, attraverso il sostegno degli oneri di cura, valorizzando le competenze, assicurando l’equa remunerazione di lavori e occupazioni con equivalente valore socio-economico e promuovendo una condizione di indipendenza economica. Le differenze retributive si acuiscono, infatti, all’aumentare delle competenze e della specializzazione e nei settori tipicamente maschili.

  • COMPETENZE

Significa assicurare uguali opportunità nello sviluppo delle capacità e nell’applicazione dei talenti individuali in tutte le discipline del sapere, e in particolare in quelle matematiche e tecnico-scientifiche, rimuovendo barriere culturali e stereotipi di genere, oltre ad assicurare una equa rappresentanza di genere nel mondo accademico. Promuovere al contempo un approccio che punti alla desegregazione delle competenze di donne e uomini in tutti i settori con una forte connotazione di genere incoraggiando le studentesse ad intraprendere una carriera in questi ambiti. 

  • TEMPO

Ossia, rivedere la distribuzione del tempo dedicato alla cura e all’assistenza al momento sbilanciato a carico della donna. Riconoscere una flessibilità lavorativa indistinta tra uomo e donna con l’obiettivo di spingere un cambiamento culturale affinché i compiti domestici vengano equamente ripartiti rafforzando anche i servizi di cura e i servizi di prossimità.

  • POTERE

Ovvero, attribuire alla donna maggiori ruoli direttivi negli organi di amministrazione e controllo e nelle istituzioni.

Questi sono gli ambiti individuati nella Strategia nazionale per raggiungere della parità di genere in Italia con l’obiettivo di spingere un cambio culturale.

Non manca molto al termine del quinquennio: quanto riusciremo a migliorarci nel raggiungere la parità?
Su questo anche le imprese possono giocare un ruolo fondamentale.

Perché la Parità di Genere Interessa le Imprese

La parità di genere non è solo un obiettivo etico o un obbligo legale: è anche un fattore strategico che può influire positivamente sulle performance aziendali.

Diverse ricerche dimostrano come le aziende che adottano politiche di inclusione e pari opportunità ottengano risultati migliori in termini di produttività e innovazione.
Ciò significa considerare sia diversità innate sia diversità acquisite dei propri collaboratori; queste rappresentano una ricchezza che va coltivata e tutelata da discriminazioni o trattamenti preferenziali, vanno valorizzate prospettive e competenze diverse, che si traducono in una maggiore creatività e un migliore problem-solving.

Promuovere un ambiente lavorativo inclusivo, inoltre, migliora la reputazione aziendale, attrarre talenti e favorisce la fidelizzazione dei dipendenti, contribuendo a ridurre il turnover.  Le nuove generazioni di lavoratori e consumatori, infatti, sono sempre più sensibili a questi temi, e una politica aziendale attenta alla parità di genere può rappresentare un vantaggio competitivo. 

I Vantaggi per le Imprese

I vantaggi per le aziende che promuovono la parità di genere e garantiscono maggiore equità tra uomini e donne, come conferma anche il World Economic Forum, sono molteplici:

  • maggiore attrattività: le imprese inclusive attirano e trattengono talenti in modo più efficace;
  • incremento della produttività: un ambiente di lavoro equo e rispettoso porta a una maggiore soddisfazione e motivazione dei dipendenti;
  • migliore gestione del rischio: la diversità di genere, soprattutto nelle posizioni decisionali, porta a una valutazione più accurata dei rischi e a una visione strategica più completa;
  • accesso a incentivi e agevolazioni: la certificazione della parità di genere, introdotta in Italia, consente alle aziende virtuose di ottenere benefici fiscali e contributivi.

Azioni Concrete per le Imprese

Per promuovere concretamente la parità di genere, le imprese possono adottare diverse misure:

  1. Introduzione di politiche di retribuzione trasparenti: verificare che non vi siano discrepanze salariali tra uomini e donne, a parità di ruolo e competenze.
  2. Formazione del personale: organizzare sessioni di formazione per promuovere la consapevolezza sui temi della parità di genere e della diversità e fare formazione per stimolare l’accrescimento delle competenze delle donne.

  3. Misure di conciliazione vita-lavoro: incentivare orari flessibili, smart working e servizi di supporto alla famiglia, in modo da favorire la partecipazione femminile al mercato del lavoro.

  4. Obiettivi di rappresentanza femminile: definire obiettivi concreti per aumentare la presenza femminile nei ruoli dirigenziali e decisionali.

  5. Valutazione delle pratiche di selezione e promozione: assicurarsi che le procedure di assunzione e di avanzamento siano basate esclusivamente su merito e competenze, senza influenze di genere.

  6. Certificazione della parità di genere: aderire al sistema di certificazione per dimostrare concretamente il proprio impegno a favore dell’inclusività e godere delle agevolazioni previste.

Conclusione

La parità di genere rappresenta non solo un diritto fondamentale, ma anche un’opportunità strategica per le imprese.

Attraverso azioni concrete, le aziende possono costruire ambienti di lavoro più inclusivi e valorizzare il potenziale di ogni individuo, contribuendo al contempo alla creazione di una società più equa e responsabile.

Promuovere la parità di genere significa dunque fare un investimento per il futuro, a beneficio di tutti i lavoratori, delle imprese e della comunità nel suo insieme.

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