Desideriamo ringraziare la Consigliera di Parità della Provincia di Treviso per l’invito all’evento «Malattie croniche e Diversity management: conoscere per agire in azienda e nella PA», dai contenuti sicuramente attuali e rilevanti. Il tema affrontato tocca da vicino la quotidianità delle organizzazioni e apre a riflessioni necessarie sul futuro del lavoro.

Le malattie croniche invisibili – come i disturbi psichici, i disagi psicologici, i disturbi alimentari e i dolori persistenti – sono condizioni che, pur non sempre visibili, incidono profondamente sulla salute, sul benessere e sulla produttività delle persone. Queste situazioni richiedono un’attenzione crescente da parte del mondo del lavoro, affinché nessuno venga lasciato indietro.

Il convegno, tenutosi il 26 marzo presso l’Auditorium della Provincia di Treviso, ha posto l’accento sulla necessità di un cambiamento culturale e organizzativo per costruire contesti professionali realmente inclusivi.

L’inclusione attiva come strategia organizzativa

Inclusione non significa solo accogliere, ma anche creare le condizioni affinché ogni persona possa esprimere al meglio il proprio potenziale. Il Diversity Management rappresenta la chiave per gestire le risorse umane valorizzando le unicità, anche nei casi in cui vi siano fragilità fisiche o psicologiche. Il compito del Diversity Manager è proprio questo: promuovere equità attraverso soluzioni creative e sostenibili.

Prevenire il burn out: un impegno condiviso

Il burn out, definito come stress cronico vissuto nel contesto lavorativo, è un fenomeno in crescente diffusione, che comporta gravi ripercussioni fisiche, emotive e relazionali.
Riconoscerne tempestivamente i segnali è fondamentale.
Per prevenirlo, è necessario un lavoro sinergico tra datore di lavoro, dirigenti e collaboratori, fondato su:

• sensibilizzazione e formazione continua,
• adozione di politiche inclusive e flessibili,
• supporto e ascolto attivo,
• creazione di ambienti empatici e motivanti.

Valutare e promuovere il benessere organizzativo

La valutazione dello stress lavoro-correlato, attraverso indicatori oggettivi e strumenti partecipativi (come survey e momenti di confronto), consente di individuare i rischi di contesto e di contenuto, per intervenire in modo mirato.
Promuovere il benessere significa agire su molteplici leve: dalle condizioni ambientali alla flessibilità oraria, dalla condivisione degli obiettivi alla comunicazione interna, dalla crescita professionale all’equilibrio vita-lavoro.

Arte, diversità e valore umano

Il convegno ha infine ricordato come le diversità – anche quelle legate al disagio psichico – siano spesso all’origine di opere d’arte straordinarie e di percorsi di vita profondamente ispiranti. L’impresa moderna non può più permettersi di ignorare il valore delle persone nella loro complessità.

Conoscere per agire, quindi.
Con competenza, empatia e responsabilità.
Per un mondo del lavoro più equo, sano e generativo.

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